Nobile di parte guelfa e magistrato siciliano. Dopo la morte
di Federico II si schierò con gli Angioini e ottenne importanti incarichi
da Carlo d'Angiò. Durante i Vespri siciliani (1287) difese Messina.
Appoggiatosi agli Aragonesi, divenne gran cancelliere e maestro giustiziere del
regno. Sospettato di alcuni intrighi orditi a danno dell'isola, fu fatto
prigioniero e quindi ucciso per ordine di Giacomo II d'Aragona (m.
1287).